di Achab
Arriva settembre: si prepara il ritorno a scuola, i banchi del Parlamento si riempiono (poco), la Serie A si assesta dopo il calciomercato e, dulcis in fundo, si riattivano gli ingranaggi della «grande macchina» della cultura partecipata. E così, anche per questo 2012, è giunto il momento di spulciare febbrilmente i fittissimi programmi di tutti i festival che associazioni grandi, piccole e piccolissime organizzano nelle località più disparate dello stivale. Si va dall’appena trascorso Festival della mente di Sarzana, al Festival del fumetto di Noto, dal Festival della Filosofia di Modena Carpi e Sassuolo al Festival di letterature popolari (ma anche Tuttestorie, Artelibro e tanti tanti altri).
Quale occasione migliore, per soddisfare le residue (e inestinguibili) voglie di vacanza, di una rassegna culturale dove sia possibile vedere in faccia, e magari interrogare personalmente, personaggi e celebrità conosciute solo attraverso il filtro di uno schermo o di una pagina scritta?
La Balena Bianca, che in altre occasioni si è mostrata scettica (ma non certo distruttiva) di fronte a questo genere di iniziative, ha deciso di mettersi alla prova in prima persona in quello che si potrebbe definire il festival letterario per eccellenza nel nostro paese: Festivaletteratura di Mantova (5-9 settembre). È nato nel 1997 e in questi 15 anni di vita è riuscito a crearsi un invidiabile seguito di pubblico (tanto da far periodicamente gridare al miracolo, alla “resurrezione” dei lettori forti); la grande capacità organizzativa del Comitato Festivaletteratura ha permesso di offrire al pubblico italiano (o forse solo a quello del Nord Italia….) premi Nobel e scrittori al centro delle più seguite discussioni, ma anche filosofi, politici, economisti, cantanti, incrociando in un melting pot di non sempre facile calibratura gusti di lettura, orizzonti ideologici e interessi culturali diversissimi tra loro.
La Balena Bianca sarà presente per verificare sul campo se è tutto oro quel che luccica, se è proprio vero che gli italiani, che le svariate classifiche descrivono come lettori di pochi e brutti libri, sono invece un popolo pronto a fare della cultura il proprio passatempo preferito. Ma sarà presente anche per vedere se può essere smentita la massima di quel tale che diceva: «della personalità degli scrittori bisogna limitarsi a conoscere il nome e il cognome scritti sulla copertina dei loro libri». Proverà a seguire appuntamenti che spazino nei vari campi d’interesse proposti dal festival e sarà ben lieta di raccogliere proposte e richieste di voi lettori che dopo aver consultato il programma vi starete mangiando le mani al pensiero di tutti gli appuntamenti irrinunciabili che vi perderete non recandovi nella città dei ravioli di zucca.
Per questo e per molto altro a partire da mercoledì 5 settembre verranno pubblicati brevi pezzi che comporranno le pagine di un «diario di bordo» (affiancato da un più costante aggiornamento tramite Twitter e Facebook), una sorta di reportage embedded di chi, dal solito straniato punto di vista, prova a mettere in comunicazione le due anime di un festival, chi lo fa e chi vi partecipa. Gli orizzonti del viaggio saranno come ovvio le piazze, i cortili e i palazzi della rassegna, ma anche tutti quei luoghi in cui si scorgeranno inaspettati sommovimenti dell’interesse, dalle chiacchiere delle persone in fila per assistere a un incontro (a pagamento…) agli «indicibili» retroscena scambiati tra gli addetti ai lavori in sala stampa.
Il capitano Achab e la sua ciurma si preparano a prendere il mare per una nuova, intensa navigazione. Serviranno carte nautiche e portolani: si fa rotta su Mantova!