di Achab

Noi della Balena Bianca abbiamo un brutto vizio: parlare spesso di noi, del nostro progetto. E quale occasione migliore per ricadere in fallo del primo compleanno della rivista di Achab e compagni?

Solo che, invece di tirare noiosissime somme sul lavoro fin qui svolto, preferiamo celebrare l’illustre ricorrenza con un’iniziativa che coinvolga chi ci legge. Con il compimento di questo primo anno, infatti, ci sentiamo maturi per una rivoluzione grafica, ovvero per l’acquisizione di un logo, di un marchio personalizzato. Qualcuno, speriamo, ricorderà che qualche mese fa avevamo già lanciato questa sfida, dicendo che era arrivato il momento di guardare anche oltre i contenuti, di sistemarci un po’ il vestito, per non sfigurare di fronte all’alta società del web culturale. Ebbene, in questi mesi non siamo rimasti con le mani in mano. Anzi, abbiamo provveduto ad avviare il lavoro, il cosiddetto “concorso di idee”, in collaborazione con la classe V A dell’Istituto Caniana di Bergamo, coordinata dalla professoressa Laura Figoni, e abbiamo cominciato a raccogliere i risultati e a fare una prima selezione.

Dopo un mese e mezzo di lavorazione, abbiamo ricevuto una ventina di proposte, di ogni tipo e colore, dalle più erudite e ponderate a quelle più scanzonate e fumettistiche, dalle suggestioni marinare a quelle letterarie o prettamente “grafiche”. Tra queste abbiamo prima fatto una grossa scrematura, che ha portato a cinque i loghi “in gara”, rivisti e corretti dai loro autori, e poi, con una nuova e sudatissima votazione, siamo arrivati a selezionare i due finalisti.

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A questo punto ci troviamo in difficoltà, la redazione è spaccata a metà: si rischia la paralisi! Ci serve il supporto e soprattutto il consiglio di chi in questo anno di vita della Balena Bianca ha imparato a conoscere e apprezzare il nostro lavoro.
E anche se la democrazia ci ha dimostrato in quest’ultimo periodo di avere ancora dei difetti tecnici, ci sembra ancora di gran lunga il metodo più giusto per raggiungere una soluzione quanto più possibile condivisa. Meglio, collettiva.

Vi chiediamo di pensare quale dei due loghi proposti potrebbe risultare più adatto a quello “stile” che in questo anno abbiamo cercato, tra alti e bassi, di definire (ad esempio, quale vi sembra più in linea con l’acribia critica delle stroncature di Blastare? oppure, quale con la sensibilità raffinata della rubrica di Poesia? E quale si addice di più all’eterogenea L’occhio della madre?). Vi chiediamo di esprimere con un voto la vostra opinione.

Il sondaggio resterà aperto da oggi, 18 maggio, per dieci giorni, fino a martedì 28 maggio. Dopo quel giorno avremo finalmente il nostro logo, il nostro marchio di fabbrica. Magari le fazioni rimarranno, all’interno della redazione, magari gli screzi nati in quella riunione non si ricomporranno più e ne andrà del destino della nostra “caccia” alla Balena Bianca…
Quel che è certo è che avremo scelto il logo giusto.