Ceci n’est pas une biographie: quella della scrittrice romana su Caetano Veloso viene da lei stessa definita «un percorso, fallace e incompleto, dentro la musica» del cantante brasiliano, il suo «personale Cammino di Caetano».
Questo libro-guida (Add editore, 2016) è quasi una dichiarazione d’amore per un artista e per la sua musica ed è molto prezioso per chi vuole conoscerli entrambi: la Scego, infatti, più che raccontare le fasi della sua vita e della sua produzione, ci suggerisce degli spunti che, pur essendo già ricchi di suggestioni, dopo abbiamo sempre voglia di approfondire.
Chi invece conosce già il cantante, sa che riesce sempre a essere una compagnia discreta ma attenta a ogni stato d’animo, tanto che è capace di consigliarti, allietarti o consolarti: perché «C’è un Caetano per tutti, per ogni momento, per ogni istante e fase della nostra vita».
È così che scopriamo i particolari dell’amore di Caetano per la sua famiglia e per la sua terra d’origine, Salvador (stato di Bahia): quel Brasile del nord che era tutt’altro che il centro culturale del Paese durante gli anni della sua gioventù ma che aveva una fortissima tensione creativa e un incrocio di molte culture. È così che possiamo conoscere i dettagli del sodalizio artistico con diversi personaggi della cultura brasiliana, dei quali il più profondo è sicuramente quello con la sorella e cantante Maria Bethânia, spesso musa ispiratrice ma anche e soprattutto compagna fedele nella vita e nel percorso artistico. Ugualmente, possiamo capire quali sono state le condizioni grazie alle quali è potuta nascere «una splendida e luminosa stagione di rivoluzione e arte» tanto clamorosa come il Tropicalismo, a cui Caetano ha dato linfa vitale. Grazie a questo percorso, possiamo addirittura entrare nelle giornate dolorose che il cantante trascorreva a Londra, lontano da Bahia, in esilio: anni difficili in cui ha cercato di rispondere alla solitudine con la ricerca filosofica, «in cui si spinge dove non è mai andato, nel Brasile della sua immaginazione. Un Brasile […] solamente suo […] che però gli hanno negato, strappato via senza riguardi».
In tutto questo, la scrittrice si sofferma volentieri sulla descrizione delle sensazioni che le trasmettono le numerose canzoni nate dalla chitarra di Caetano. Da Beleza pura che sicuramente «ha scritto per me» a Cajuina che è «un vero miracolo musicale. Ci sono canzoni – dice – che in me accendono sempre la scintilla del divino. Cajuina è una di queste».
L’immagine del cantante brasiliano che emerge da queste pagine scorrevoli ma piene di informazioni ed emozioni, è l’immagine di «un immenso personaggio»: qualcuno che è allo stesso tempo noi stessi, il nostro migliore amico e, solo da ultimo, un personaggio conosciuto a livello globale, tanto che Djavan (cantante e suo amico) ha inventato il verbo «Caetanar», ovvero quella capacità tutta sua di tradurre i sentimenti di chiunque.
A conclusione di questo piccolo volume, Igiaba Scego ha proposto un particolare itinerario nella discografia sterminata di Caetano Veloso: quello composto dalle sue cover, poiché lui «è una di quelle rare persone che sanno avvicinarsi ai capolavori scritti e cantati da altri autori con rispetto, curiosità e premura. La sua interpretazione originale ci fa scoprire mondi nuovi e universi che non credevamo potessero esistere». Anche lei ha fatto lo stesso e ha contribuito in maniera preziosa alla conoscenza di Caetano, attraverso la propria personalissima prospettiva: «Tutte le volte che la sorte mi ha ignorata o malmenata c’è sempre stata una sua canzone pronta a sorreggermi. Una sua canzone che mi faceva da scudo contro un mondo a volte ostile e cattivo. Ed è attraverso la sua voce che la gioia di esistere si è palesata in me come non mai».
Ognuno, adesso, potrà aggiungere la sua: la mia parte dalle incursioni cinematografiche di Caetano, a partire dalla meravigliosa Cuccurucucu Paloma in Parla con lei di Almodóvar, il quale ha inevitabilmente commentato: «Este caetano me pone los pelos de punta» (questo Caetano mi fa venire i brividi).
I. Scego, Caetano Veloso, Add – Incendi, 2016, 141 pp., 12€