Il capitano Achab ha radunato la ciurma per dire la propria in merito al Premio Nobel per la letteratura conferito a Bob Dylan giovedì 13 ottobre. Tra quelli che “la letteratura è quella cosa per cui uno scrive e gli altri leggono” e quelli che “ma allora neanche Fo o Brecht c’entrano con la letteratura?”, fino ad arrivare a “il teatro è letteratura, la canzone no, è un’altra arte”, la ciurma si è divisa.
Dylan non ha mai ammesso di essere un poeta, ma i suoi testi possono essere veramente considerati “non-letteratura”? Molte sue “liriche” stanno in piedi anche da sole, senza bisogno dell’accompagnamento musicale. “La letteratura non è universale e Dylan è un fenomeno storico-culturale come ogni altro fenomeno storico-culturale. Meritava il premio alla musica, che però non esiste.”
Esiste allora il contributo di Dylan alla letteratura in un’altra categoria? Una categoria ben diversa da quelle di Eliot, Neruda, Yeats e tutti gli altri con i quali adesso Bob condivide la stima di quel premio tanto ambito. È questo il riconoscimento che l’accademia svedese ha voluto suggerire con l’attribuzione controversa del premio ad un cantautore?
Lasciando ai nostri lettori la scelta di stare da una parte o dall’altra, non possiamo fare a meno di riconoscere la genialità della voce generazionale degli anni ’60 (e di tante altre generazioni a seguire). Vi proponiamo quindi dieci canzoni su cui la ciurma è riuscita ad essere più che d’accordo.