Come ogni anno, splendida consuetudine d’inizio primavera, arriva CaLibro, il Festival della Lettura di Città di Castello. Il centro Italia ormai da sei anni ha trovato la propria bussola culturale nel capoluogo tifernate, che per quattro giorni si riempie di scrittori, critici, poeti e soprattutto lettori. Abbiamo avuto modo di sperimentarlo di persona nelle passate edizioni e per questo siamo tanto convinti nel promuovere questa inziativa: la qualità principale di questo piccolo ma prezioso festival è la capacità di raccogliere un pubblico attento e interessato, pronto ad accogliere quanto di nuovo offre il panorama letterario nazionale.
Merito naturalmente dell’Associazione culturale Il Fondino, che in questi anni ha saputo costruire una comunità di lettori partecipi, ideando situazioni di incontro con il libro e con gli autori sempre diverse e originali. Rientrano ormai a pieno titolo nella leggenda episodi memorabili, come la lettura degli Increati di Antonio Moresco al Museo degli Ex-Seccatoi del Tabacco, dove l’artista Alberto Burri (nato proprio a Città di Castello) preparava i suoi lavori; oppure Ai versi domiciliari, con i poeti che hanno portato i loro versi a riempire alcuni dei più begli appartamenti del centro storico; o ancora l’incontro creativo tra Michele Mari e Gianni Ottaviani, uno stampatore che porta avanti una delle più vecchie tipografie italiane.
Dal 5 e l’8 aprile si annuncia così un programma ricco e molto curato, con proposte che mirano a soddisfare ogni genere di pubblico, con un’importante sezione, Piccoli CaLibri, riservata esclusivamente ai bambini. Si apre con il tifernate Ivan Teobaldelli (la cui Biblioteca segreta ha trovato recentemente una nuova casa) a dialogo con il giornalista Tommaso Giartosio (che ha da poco pubblicato Non aver mai finito di dire. Classici gay, letture queer) e con il compositore e musicologo Carlo Boccadoro per raccontare come i dischi possano cambiare la vita. E in effetti il dialogo tra parola e musica rappresenta la vera dorsale del festival: venerdì sera, Max Collini, ex Offlaga Disco Pax, reciterà il monologo Dagli Appennini alle Ande, sabato alle 19 Francesco Targhetta presenterà il suo nuovo romanzo, Le vite potenziali (Mondadori), in un reading accompagnato dai musicisti Freddie e Chiara Lee (Father Murphy), mentre domenica sera, sempre al Teatro degli Illuminati, Chiara Barzini, Danilo Soscia e Fabio Deotto leggeranno pagine dei loro ultimi libri affiancati dai suoni del pianista Simone Nocchi e del flautista Andrea Biagini, dall’elettronica spontanea di Michele Mandrelli e dai fiati e dagli ottoni di CaLi-Brass.
In mezzo, naturalmente, molti altri incontri: quello con l’ormai ex-senatore Luigi Manconi, distintosi nell’ultima legislatura per la battaglia a fianco della famiglia Regeni, la colazione d’autore con Petunia Ollister, affiancata da Francesca Fiorletta (sabato 7), la posta del cuore di Ester Viola, aka Ultra Violet (domenica 8), la mostra delle Copertine ipotetiche per libri mai letti di Giovanni Bettacchioli (giovedì 5), e ancora lo show di “satira estrema” dello Sgargabonzi (venerdì 6), oltre all’immancabile festa, dedicata quest’anno alla Distopia e che vedrà rianimarsi i locali dell’ex-cinema Eden (sabato 7).
E poi ancora altri incontri, per i quali non c’è da far altro che guardare il programma completo.
Noi quest’anno non potremo essere presenti, ma seguiremo da lontano le dirette Tweet e la rassegna stampa che giorno per giorno verrà raccolta. Faremo comunque la nostra parte, introducendo alcuni degli autori ospiti di CaLibro con qualche articolo di segnalazione, a partire già da martedì prossimo. Per far sì che anche i nostri lettori possano arrivare pronti all’appuntamento.