Matteo BianchiAutore
Matteo Bianchi (Bologna, 1983) si è laureato in Storia d’Europa presso l’Università di Bologna con tesi specialistica sul rapporto tra ebraismo e modernità tra Otto e Novecento. Attualmente è dottorando in Studi Umanistici Interculturali presso l’Università degli Studi di Bergamo, con una ricerca sul film-documentario di Pier Paolo Pasolini Appunti per un’Orestiade africana. Si occupa di storia delle idee (Vico, Gramsci) e teoria della letteratura (Pasolini, letteratura italiana e impegno, scrittura civile). Ha partecipato al Progetto Letterario della Società Dante Alighieri-Comitato di Bergamo. Recentemente ha partecipato al convegno “Filosofia della cultura per la crisi” ad Ascona con un intervento dal titolo «Ricevere in pieno viso il fascio di tenebre che proviene dal proprio tempo»: letteratura italiana e impegno. Collabora anche con Doppiozero.
Matteo Bianchi (Bologna, 1983) si è laureato in Storia d’Europa presso l’Università di Bologna con tesi specialistica sul rapporto tra ebraismo e modernità tra Otto e Novecento. Attualmente è dottorando in Studi Umanistici Interculturali presso l’Università degli Studi di Bergamo, con una ricerca sul film-documentario di Pier Paolo Pasolini Appunti per un’Orestiade africana. Si occupa di storia delle idee (Vico, Gramsci) e teoria della letteratura (Pasolini, letteratura italiana e impegno, scrittura civile). Ha partecipato al Progetto Letterario della Società Dante Alighieri-Comitato di Bergamo. Recentemente ha partecipato al convegno “Filosofia della cultura per la crisi” ad Ascona con un intervento dal titolo «Ricevere in pieno viso il fascio di tenebre che proviene dal proprio tempo»: letteratura italiana e impegno. Collabora anche con Doppiozero.