Dottorando all’università di Bergamo, dove si occupa di semiotica dei media. Ha fatto l’editor e il copywriter, è autore di un po’ di cose distribuite qua e là. Convintamente fenogliano, chapliniano, ejzenštejniano, rosa-luxemburghiano.
articoli
Il potenziale della differenza. Su Io che non ho conosciuto gli uomini di Jacqueline Harpman
di Mirco Roncoroni
Il fascismo e le sue “sopravvivenze”. Intervista a Viviana Gravano
Da Ejzenštejn a Zerocalcare: il movimento sincretico delle immagini (e dell’immaginazione)